Quattro novelle di Luigi Pirandello (L'altro figlio, Mal di luna, La giara, Requiem) con un prologo e un epilogo in forma di "Colloquio con la madre" (tratto dal racconto Colloqui con i personaggi) in cui Antonutti impersona lo scrittore siciliano (1867-1936). Fedeli alla propria poetica, i Taviani hanno scelto quattro storie di campi e contadini, di umiliati e offesi alle prese con la miseria, l'ingiustizia, le superstizioni. La migliore è, forse, "Mal di luna" in cui si raggiunge una magica fusione tra orrore, pietà, erotismo; la meno riuscita è "Requiem" dove l'ideologia (gli intenti di analisi storico-sociale) ingenera un certo monumentalismo dilatato. In un secondo tempo i Taviani decisero di eliminare uno degli episodi: in Italia fu tolto Requiem, in Francia La giara.