23 maggio 2002, decimo anniversario della morte di Giovanni Falcone. Un padre spiega al proprio bambino, che quel giorno compie 10 anni, cos'è la mafia, chi era Giovanni Falcone, perché lui ne porta il nome e perché ci sono persone, nella Sicilia di oggi, che vogliono responsabilmente assumersi l'eredità morale delle numerose vittime di Cosa Nostra. Nel corso della narrazione, più di trenta tra genitori, fratelli, sorelle e orfani mettono a nudo la dignità del proprio dolore e raccontano chi erano le persone che la mafia ha ucciso, perché ricordare sia un'arma contro il potere mafioso che vince solo dove regna il silenzio.